Terza Età
L’invecchiamento è un processo graduale e continuo di trasformazione naturale, attraverso cui molte funzioni corporee subiscono un declino progressivo.
Non si diventa “vecchi” o “anziani” a un’età specifica; solitamente l’inizio della terza età viene ricondotto dai sessantacinque anni in poi.
Tale tappa introduce la persona in una nuova fase di cambiamenti, sia fisici che psicologici e\o all’insorgenza di vari disturbi, come ad esempio: demenza senile, disturbi depressivi, disturbi d’ansia e malattie neurologiche.
Questi cambiamenti possono far sentire l’individuo meno efficace di un tempo, con conseguente perdita di interesse per quelle attività che prima occupavano una parte centrale della quotidianità.
Inoltre, l’esperienza di un lutto o di una malattia (esempio malattia di Alzheimer) può condurre la persona all’insorgenza di sentimenti depressivi che lo portano ad isolarsi. La crisi di terza età è comunque trasformativa; il cambiamento può portare alla crescita o al declino, dove valori e desideri vengono rivalutati e l’esito di tale riflessione può assumere diverse forme.
In questo riveste un ruolo fondamentale la famiglia, che funge da supporto e sostegno all’individuo, accompagnandolo in questa nuova fase. In tal senso, l’intervento del professionista può assumere un ruolo importante, affinché sia la persona sia la sua famiglia, possano ritrovare un nuovo equilibrio e un riadattamento alle condizioni di vita attuali promuovendo il benessere.
“Equilibrio è sinonimo di attività”
Piaget
