Nascita

La nascita di un figlio è sicuramente un’esperienza “unica” e “straordinaria”, un insieme di emozioni che possono letteralmente “travolgere” i neo genitori.

Diventare genitore rappresenta un evento importante, indicatore anche  dello sviluppo della personalità adulta della donna e della coppia nel suo insieme. Concepire un figlio permette di sperimentare vari aspetti di sè come l’assunzione di responsabilità e il prendersi cura, dare sfogo al proprio potere creativo.

Il modo migliore per prepararsi a quanto avverrà è sapere cosa ci aspetta e conoscere quali sono le più frequenti difficoltà da affrontare.

E’ dimostrato ormai che una gravidanza vissuta bene incide in maniera positiva sul neonato, che dorme di più, mangia meglio, è più calmo, ha minori problemi intestinali (coliche gassose), contrae minori infezioni e malattie.

Spesso però le neo mamme e i neo genitori tendono a viversi in modo ansiogeno questo periodo della vita connotato di numerosi cambiamenti (rapporto con se stesse e il proprio corpo, con il compagno, preoccupazioni per la nuova famiglia e il figlio …). Ansia e preoccupazioni possono oscurare l’aspetto piacevole di questa nuova esperienza.

Dopo il lungo periodo della gravidanza e dopo lo stress del parto, ad esempio, la donna può andare incontro ad una fase difficile e complessa a livello fisico e psicologico, in cui oltre alle necessità di recupero delle proprie energie psichiche, vanno ad aggiungersi quelle tensioni che spesso derivano dall’accudire e nutrire il proprio bambino. Tipici sono gli sbalzi d’umore della fase del puerperio (fase dopo il parto), che però talvolta possono prolungarsi in aspetti depressivi da curare.

Il passaggio da “due” a “tre”, inoltre, può mettere a dura prova il benessere della coppia di neo-genitori. La relazione di coppia è infatti destinata a cambiare, equilibri e accordi ormai consolidati possono vacillare e la famiglia sarà costretta a trovarne di nuovi più adatti alla nuova situazione che si è creata. Problematiche come la stanchezza, la mancanza di sonno, gelosie, invasioni da parte dei parenti, disinteresse sessuale, mancanza di tempo, possono rendere il periodo post-partum complesso e difficoltoso per entrambi i neo-genitori.

Non bisogna trascurare segnali di disagio né personali né relazionali; se non affrontati, tali problematiche possono avere influenze davvero negative sul benessere della madre, del bambino, della coppia e della nuova famiglia. Quando ci si rende conto che c’è qualcosa che non va, è necessario parlare di ciò che ci preoccupa o ci infastidisce.

Può succedere che i neo-genitori siano talmente presi dalla cura del piccolo da “dimenticarsi” di trovare del tempo per comunicare tra di loro o chiedere aiuto per affrontare il problema.

La comunicazione con se stesse e col partner è fondamentale, ma spesso non spontanea e difficile da avviare. L’aiuto di un professionista (counsellor, psicologo, psicoterapeuta) può facilitare tale scambio e sostenere la madre e/o la coppia in un momento così delicato.