Benessere psicologico tra gli adolescenti

Ai giorni d’oggi è sempre più frequente sentir parlare di disagio psicologico tra i più giovani. Le generazioni Y e Z, che dovrebbero essere le generazioni piene di progetti e sogni, appaiono quelle principalmente insoddisfatte della qualità della loro vita.

Cosa dicono i Dati?

Considerato questo aspetto, ci siamo chiesti  cosa dicono i dati sulla condizione di disagio tra i giovani. Partendo da un quadro generale, secondo il Rapporto Bes 2023 (Rapporto Bes 2023: il benessere equo e sostenibile in Italia (istat.it)), la salute mentale italiana risulta, nel complesso, abbastanza stabile. Tuttavia, guardando con una lente di ingrandimento alla fascia d’età dei più giovani la situazione cambia. Un dato rilevante riguarda la criticità della salute mentale in particolare per le giovani donne. 

Uscire dal Sentiero Tracciato: L’Età Adulta

Gli studi condotti da OMS e OCSE, si sono focalizzati sull’impatto degli ultimi anni sul benessere psicologico dei giovani adolescenti e dei giovani adulti. “Nel 2022 i ragazzi nelle fasce di età tra 20 e 34 anni mostrano un livello di benessere mentale inferiore rispetto alle persone di 35-44 anni” (8.pdf (istat.it).

La domanda che sorge spontanea è: Perchè?

Una delle possibili risposte potrebbe essere legata al momento evolutivo specifico della vita. Si tratta infatti di una fascia di età in cui si passa da una vita per lo più strutturata, all’età dell’incertezza e delle responsabilità, il passaggio alla vita “degli adulti”.  Si potrebbe intendere come una sorta di passaggio “dalla vita della scuola alla scuola della vita.” Infatti l’andare al liceo e all’università, per chi sceglie di farla, è un momento di vita in cui la direzione della propria vita è ben definita e tracciata. C’è poco spazio per l’incertezza. Arrivati ai 18 anni, o ai 24, invece, il sentiero non è più tracciato. Inizia la scalata. Inizia l’incertezza.

I Giovani i più Insoddisfatti delle Loro Vite

Sembra che in questi ultimi anni la percezione di incertezza sul proprio futuro sia stata più forte che mai. Si era già evidenziato un forte peggioramento del benessere psicologico tra i giovani di 14-19 anni nel 2021. Questo dato sembra purtroppo essere riconfermato anche dai dati degli anni seguenti. In particolare, chi risente di più della sofferenza psicologica, sono le giovani donne tra i 20 e i 24 anni. I dati evidenziano che la salute mentale delle donne aveva già subito un peggioramento nel periodo pandemico.

Tutt’ora le giovani donne hanno punteggi in calo nell’area del benessere psicologico. Il quadro cambia leggermente per i dati relativi al benessere psicologico tra i giovani in senso più ampio, ovvero la fascia 16-28. Infatti i dati del Rapporto Bes 2023  in tal senso sono più incoraggianti. Ciò che emerge è una graduale ripresa in termini di percezione del benessere soggettivo tra i giovani e i giovanissimi.  Se questo permette di dare un respiro di sollievo, comunque rimangono  punteggi in calo, se confrontati con i punteggi relativi al 2019. Parlando invece di  stile di vita, si evidenzia sempre un maggior  uso di alcool a partire dai 14 anni e di casi di obesità a partire dai 18 anni (per approfondire vedi 1.pdf (istat.it))

Come misurare il Benessere Psicologico?

Se guardiamo in modo ancora più analitico i dati sul benessere psicologico, il rapporto BES 2023 mostra un leggero miglioramento rispetto ai dati del 2022. Questo graduale cambiamento è stato evidenziato attraverso una analisi di quattro indicatori:

  • Soddisfazione per la propria vita
  • Soddisfazione per il tempo libero
  • Giudizio positivo sulle prospettive future nei prossimi 5 anni
  • Giudizio negativo sulle prospettive future nei prossimi 5 anni. 

Basandosi su questi indicatori, si nota che nel 2022 la percezione del benessere e la visione del futuro hanno subito un forte calo tra i giovani. Il 58,2% dei ragazzi di fascia d’età tra i 14 e 19 anni si dichiara, infatti, “insoddisfatto della propria vita” . Secondo i dati, si rileva una diminuzione della soddisfazione percepita nelle relazioni con gli amici nel 2022; nello stesso anno, è aumentato il consumo di alcol  tra i ragazzi tra i 14-17 anni (sono il 23,6%).

Uno Sguardo Retrospettivo ai Dati

E’ importante avere un’idea di quale sia stato il decorso degli ultimi anni, al fine di capire cosa sia successo nel tempo. Uno sguardo retrospettivo permette infatti di avere un quadro più completo in termini di processo. Soffermarsi solo sui dati 2023 permetterebbe di avere tra le mani solo le fotografie istantanee delle condizioni di salute, e quindi una visione superficiale e parziale della realtà. Fatta questa premessa, se guardiamo i dati Istat dal 2021,  800mila giovani italiani affermano di vivere una condizione di disagio psicologico. Nonostante ad oggi ci sia un miglioramento, è  importante chiedersi come mai la  “Generazione Z”, sia quella più colpita in termini di salute mentale. La causa di ciò è da ricercare in molti fattori.

La tendenza al “Perfezionismo” aumenta i Livelli di Insoddisfazione

Per portare alcuni esempi, basti pensare alle pressioni sociali nei contesti delle superiori e delle università. Questo aspetto non va preso alla leggera. Bisogna ricordare che la carriera scolastica e universitaria rappresentano una fetta di vita molto grande nella fascia d’età 18-24. Si tratta di contesti che ad oggi a volte promuovono sempre di più aspetti prestazionali,  di perfezionismo, “l’apparire più che l’essere”. L’esistenza di queste pressioni è comprensibile se contestualizzata al periodo storico, costellato da momenti di crisi economica, da un mercato del lavoro sempre più competitivo e ostico. Tuttavia, bisogna mettere in conto le ripercussioni che l “essere sempre più competitivi ” ha sul benessere psicologico. Il rischio, infatti è che si crei la convinzione implicita che quest’ultimo sia qualcosa di “sacrificabile”. 

“Sacrificare” il proprio benessere per una prestazione sempre più performante e competitiva, può funzionare in un periodo breve. Se ad esempio bisogna preparare un esame importante o affrontare un momento di vita particolarmente stressante può essere funzionale. Se tuttavia questa diventa la “forma mentis “ trasversale alla vita di tutti i giorni, è uno stile di vita non realisticamente sostenibile in termini di salute mentale.  Doversi sentire prestanti a scuola, nelle relazioni amicali, in famiglia, è di certo un fattore di rischio per la qualità della vita dei giovani. Questo potrebbe in parte spiegare perchè il 10% dei circa 8 milioni e 200 mila ragazzi tra i 12 e i 25 anni dichiara di non essere soddisfatto della propria vita.

Differenze di Genere e Benessere Psicologico

Dal quadro molto preoccupante fotografato tra i giovani nel 2022, nel 2023 la situazione è cambiata. Come abbiamo detto poco fa infatti, sembra esserci una ripresa rispetto alla visione del futuro e la percezione di soddisfazione della propria vita. Questo dato può essere in parte spiegato da un graduale ritorno alla normalità dopo il periodo pandemico, tuttavia rimane un punteggio molto più basso in queste dimensioni per le giovani donne 20-24.

Le donne, ancora una volta, sembrano essere quelle più insoddisfatte.

Ma è davvero così?

Probabilmente in parte si. Non si può negare il ruolo del Gender Gap nella creazione di una condizione di svantaggio delle donne rispetto ai giovani uomini nella società. Basti pensare alle differenze di genere riscontrate nell’ ingresso e nella permanenza nel mercato del lavoro. Le donne in confronto agli uomini fanno più fatica a rimanere nel mondo del lavoro con una certa stabilità. O ancora si può pensare alle differenze nella scelta delle carriere scolastiche e universitarie. Spesso in questa scelta subentrano aspetti culturali che portano ad una segregazione di genere. Ad esempio tra le professioni di aiuto, c’è una sovra-rappresentazione delle donne e gli studi scientifici sono considerati  “più adatti agli uomini”.

Parlare di Gender Gap

Per quanto giochino un ruolo importante le inclinazioni personali, va considerato che nei momenti di scelta sul futuro, subentrano anche questi fattori. I dati sull’andamento del Gender Gap e sui fattori che lo sottendono, sono ormai evidenti e analizzati da anni a livello mondiale. (Per approfondire questo tema Ora o mai più: Superare il gender gap : Tangolo, Anna Emanuela, Magistro, Gabriella, Spanu, Maria Antonietta, Izzo, Silvia, Cotov, Maria, Biondi, Sabrina, Brucciani, Giacomo, Giusti, Vittorio: Amazon.it: Libri).

Tuttavia, c’è da considerare anche un altro aspetto. L’evidenza di dati più preoccupanti per la condizione delle giovani donne, potrebbe essere condizionato anche da una pregiudizio culturale relativo all’espressione emotiva. E’ fuori dubbio infatti che per retaggio culturale, le donne tendono a condividere con più facilità la propria condizione di malessere psicologico rispetto agli uomini.

Guardare al Futuro con un Nuovo Ingrediente: La Speranza

Come avrete cominciato a capire, la situazione di disagio psicologico tra i giovani è complessa. E allora, cosa fare? Bisogna aiutarli a ricontattare un sentimento forse un po’ dimenticato. La Speranza. Parlare di Speranza non significa “infiocchettare” la vita come qualcosa di semplice e privo di ostacoli. Questo li renderebbe solo più vulnerabili e impreparati alla vita. Parlare di Speranza significa aiutarli ad acquisire nuove capacità che permettano di far fronte agli ostacoli della vita con ottimismo. Stiamo parlando di capacità di adattamento, flessibilità e resilienza di fronte all’imprevedibilità e all’incertezza del futuro.

Dopo tutto, quando si sta in mare aperto, la soluzione è imparare a tollerare il mare mosso, accogliere la frustrazione e aspettare che la mareggiata passi.  Allo stesso modo, imparare a tollerare l’incertezza è la chiave per guardare con ottimismo alla vita e al futuro e lottare per costruirlo. In questo è fondamentale una attiva partecipazione e un interesse da parte delle famiglie, delle reti sociali, delle scuole e delle università.  Questi sono i luoghi attraverso i quali i ragazzi e le ragazze possono costruire la loro identità, ancor prima della loro formazione.

 

Autrice: Silvia Izzo