Settimana Europea della Salute Mentale 2024: Promuovere il Benessere

Il 13 maggio è cominciata la quinta edizione della Settimana europea della salute mentale.

Di che si tratta?

La Mental Health Europe è la più grande ONG per la salute mentale europea ed ha istituito ogni anno a maggio una iniziativa di sensibilizzazione della salute mentale. Tale iniziativa, infatti, consiste nel celebrare e promuovere la divulgazione di un tema complesso e urgente come quello della salute mentale (Per approfondire mentalhealtheurope.org)  Questo argomento va oltre i confini territoriali e rappresenta il filo  invisibile che collega ogni essere umano vivente su questo pianeta.

Voi lo vedete questo filo invisibile?

“Salute Mentale” significa parlare prima di tutto di umanità.

L’iniziativa ha esattamente lo scopo di rendere visibile questo filo. In questo modo ogni individuo può riconoscersi parte attiva nella costruzione della salute mentale individuale e sociale.  Questa visione del benessere nasce da una tradizione che ha preso avvio già da molti anni in diverse parti del mondo. Negli Stati Uniti, il Mese della Salute Mentale è stato celebrato a partire dal 1949 da Mental Health America. Da oltre 70 anni viene promosso ogni anno con un sempre maggior interesse e supporto da parte della popolazione e dei vertici politici. L’Associazione canadese per la salute mentale, ad esempio, accoglie la Settimana della salute mentale durante la prima settimana di maggio da 70 anni. Parlando del Regno Unito, invece, questa iniziativa è stata coordinata dalla Mental Health Foundation durante la terza settimana di maggio da circa 20 anni.

 

Qual è la mission della Settimana Europea della Salute Mentale?

L’obiettivo principe del progetto è la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza del tema della salute mentale e della sua complessità. L’idea alla base è di offrire alle persone un momento ed una opportunità di scambio virtuale. In tal modo è possibile riconnettersi con uno spazio dedicato alla condivisione ed alla solidarietà. Fare rete e scambiarsi informazioni sui differenti e innumerevoli temi che riguardano la salute mentale. La sensibilizzazione è resa possibile attraverso l’idea di condivisione in senso ampio. Si possono infatti condividere esperienze personali. Attraverso queste, le persone possono sentirsi parte di una realtà e di un vissuto comune e conoscere diversi modi di far fronte alle situazioni. O ancora, è possibile condividere studi e conoscenze teoriche. Queste possono arricchire e dare un senso a certi eventi, sentimenti ed emozioni che costellano la vita quotidiana di ciascun individuo.

Come riportato dal Mental Health Europe, il valore condiviso alla base è sottolineare la necessità di passare all’azione. Per questo il progetto offre momenti in cui fare esperienza condivisa del tema della salute, non solo un semplice passaggio di informazioni. Parlare di salute mentale non può prescindere dalla messa in atto di comportamenti che la promuovono o  la ostacolano. Di questo è necessario farne una esperienza diretta.

Quante volte nella vita di tutti i giorni mettete in atto comportamenti automatici?

Quali di questi possono favorire o ostacolare il vostro benessere psico-fisico?

Prendere consapevolezza di poter essere attori protagonisti della propria salute mentale. Questo è ciò che può fare la differenza. Iniziare a non essere semplici comparse nella propria vita e dare il via, insieme, ad un reale cambiamento economico, sociale e sanitario. Questo significa promuovere i diritti umani di uguaglianza e pari opportunità: passare all’azione. 

 

Il tema della 5° edizione – Better Together: co-creating the Future of Mental Health

Il tema della Settimana europea della salute mentale 2024 è “Better Together: co-creating the Future of Mental Health”, ovvero la “co-creazione”. Co-creare significa persone che mettono a disposizione dell’altro le proprie diversità, e quindi la propria ricchezza. In questo modo lavorano in sinergia per un unico obiettivo condiviso: una migliore salute mentale globale. Arrivati a questo punto è fondamentale sottolineare l’importanza di appartenere a un gruppo. Il sentimento di inclusione percepito in una comunità è  ciò che permette di  non sentirsi soli contro il mondo. Questa consapevolezza è alla base di ogni profondo cambiamento individuale e sociale.

La co-creazione ispira responsabilità, fiducia, potere e responsabilità condivisa”, queste le parole riportate dal Mental Health Europe. Riflettendo su queste parole, si può notare come potere e responsabilità siano due concetti profondamente connessi e inestricabili. Infatti secondo il metodo contrattuale dell’Analisi Transazionale (Novellino 2001), parlare di salute mentale significa prima di tutto parlare di reciproca responsabilità (del paziente e del terapeuta) nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Solo così è possibile riappropriarsi del potere personale di scegliere della propria vita. Determinare il proprio benessere mentale.

 

Qual è la situazione della salute mentale tra le nuove generazioni?

In occasione di tale iniziativa, ci siamo domandati quale sia la situazione attuale dello stato di benessere psicologico tra i giovani e in particolare tra i giovani studenti universitari. Essi infatti hanno vissuto gli ultimi anni all’insegna della imprevedibilità e dell’incertezza. Dalle ricerche recenti delle università e dai dati ISTAT, emerge a questo proposito una elevata proporzionalità tra disagio mentale e giovane età.

Dunque, se parlare di salute mentale significa parlare di entrare in azione, il primo passo è capire perché le nuove generazioni stiano vivendo un blocco psicologico così significativo. E’ evidente che ci sia una sofferenza urlata a gran voce attraverso sintomi ansiosi e depressivi, che gli impedisce di vivere con soddisfazione la loro vita e pensare al futuro.

E’ il momento di vedere il filo e tenderlo ai più giovani. 

Per approfondire questo tema, leggi i nostri articoli sul BLOG, clicca sui seguenti link:

  1. Università e benessere psicologico
  2. Benessere Psicologico tra i più giovani: cosa dicono i dati ISTAT

 

Autrice: Silvia Izzo